L’associazione culturale Uscita-Ausweg (UA.), costituitasi nel 1993 a Bolzano, si è occupata sin dall’inizio della propria attività di promuovere forme di aggregazione libertarie e trasversali. Dandosi un’organizzazione del tipo “associazione” ha continuamente tentato di concatenare interessi e pratiche collettivi, in un apprendistato che sembra comunque non finire mai.

 

 

Nella sua modesta biografia, bisogna ricordare come già dall’anno 1993 il tangibile supporto da parte del circolo Walter Masetti fu decisivo. Esso ospitò l’associazione nel suo storico circolo di via Resia prima e nella struttura del Ex-Novo in via Glorenza poi, fornendo anche una serie di aiuti tecnici e giuridici, affinché il collettivo nascente – secondo l’idea mai celata del Masetti – potesse inserirsi sempre più nelle sue attività. Cosa che fu, ma solo in parte e per motivi diversi, ora inutili da evidenziare. Intorno al 1996 UA. preferì distaccarsi e procedere per una  propria strada, perdendo concretamente una serie di vantaggi e supporti, in particolare perdendo la sede.

Nel corso degli anni e prevalentemente nella città di Bolzano, una serie di eventi e di progetti hanno permesso ad un discreto numero di persone di incrociare e scambiare esperienze ed ipotesi di compartecipazione. Quella dell’associazione è stata da sempre un’autodidattica culturale, a gradi diversi, sganciata da coatte  appartenenze ideologico-politiche, più incline quindi a connettere certe affinità di problemi, interessi ed urgenze e meno ferme rivendicazioni identitarie. Mossa da un disagio contingente e pure generazionale ma spinta anche da un’urgenza di azione senza scopi precisi, l’associazione ha collegato tendenze anche lontane, perfino improbabili, con tutti i rischi dell’incoerenza e della confusione. Le risorse economiche proprie e quelle che giunsero per più anni dall’amministrazione pubblica provinciale e comunale  sono state investite in più direzioni, e prevalentemente:

- in concerti e performances (in luoghi all’aperto ed in strutture chiuse), privilegiando singolarità e gruppi musicali in cerca di emergere, locali e non, favorendo insistentemente personalità e progetti non convenzionali, con un debole per le forme progettuali “miste” che sapessero collegare e far incontrare differenti arti e linguaggi;

- in cicli di film, curati da un neonato gruppo interno che si chiamava Itinerari Visivi, creato da alcuni soci. Tale gruppo propose con continuità cicli di film a tema, con l’intento di fornire strumenti che riuscissero, attraverso l’arte cinematografica, a promuovere ed affinare uno spirito critico su differenti aspetti della storia, della politica e della società. Itinerari Visivi, successivamente, si staccò dall’associazione per confluire poi nel Cineforum Bolzano, di cui contribuì a rilanciare l’attività;


- in una pubblicazione omonima, aperiodica, legata ai diversi eventi organizzati, pubblicazione senza pretese e ben poco diffusa ma che ha tentato di gettare uno sguardo sulle tematiche sociali che via via prevalevano nel collettivo. In essa hanno scritto gli stessi associati che altri, col fine di riunire proposte e condividere istanze, cercando di esprimere un collegamento tra punti di vista legati ad esperienze (disparate), ad intuizioni (quando ce n’erano), a desideri (anche se confusi).

 

- in una mediateca, dal 1998 al 2000, organizzata presso l’allora sede del gruppo in via Talvera (Bz), ospitati presso la sede della Lega Obiettori di Coscenza, all’epoca attiva. Con l’intento di mettere a disposizione e in comunicazione pezzi di sapere, vennero riunite una stretta ma consistente biblioteca (storia, filosofia, politica, letteratura) e una cospicua e diversificata musicoteca (nastri, cd, lp). Si cominciò dunque a porre in essere un piccolo ma concreto luogo di scambio per studiare e favorire, tramite degli esempi, qualche ipotesi  innovativa per affrontare il presente, abbozzando delle prospettive incoraggianti grazie a certa musica, certi libri, certi incontri.

- nel Musicalbus – laboratorio creativo sonoro, messosi in movimento a partire dal 2001, un’azione che cercava e cerca di portare la musica dove solitamente non c’è, ovvero in strade, piazze e parchi, e come solitamente non si dà, cioè rendendo accessibile a curiosi, esperti, neofiti e passanti delle situazioni di incontro, di espressione, di gioco incentrate sull’uso degli strumenti e l’improvvisazione. Dunque nel suono, intorno alla musica;

 

- in una duratura collaborazione, a partire dal 2006, con l’associazione Officina delle Articolate (Bz), la quale opera da anni nel sostegno ad artisti di varia tendenza e promuove a proprio modo la contaminazione tra le arti.

 

 

Associazione culturale Uscita - Ausweg Kulturverein - C.F. 94045130211